Aprire un blog personale è piacevole come cambiar casa: grosse emozioni positive per la nuova “tana” da personalizzare e vivere negli anni a venire, ma consapevolezza del tanto (tanto, tanto) lavoro da fare per renderla davvero nostra e piacevole da abitare.
Struttura, grafica, calendario editoriale, creazione dei contenuti, ottimizzazione per i motori di ricerca, link building/earning, monitoriaggio… dopo anni passati a pensare a queste cose per clienti e collaboratori/amici affrontare ancora l’ennesima orda famelica di task assetati del mio tempo e delle mie energie non è facile.
Soprattutto in un momento come questo in cui di ore libere nella mia vita non sembrano essercene.
Non abbiamo poco tempo, ma molto ne abbiamo perso diceva Seneca, ma hai voglia a ottimizzare e schedulare e organizzare: quando rientri a casa da una giornata di lavoro “da dipendente” per dedicarti poi a quello “da professionista”, strizzare fuori ancora qualcosa dal tubetto delle forze la sera è uno sforzo titanico, nel senso che spesso quello che riesco a ottenere è solo affondare nel divano davanti a una puntata di 1000 modi per morire su DMAX.
Ma ci proverò.
Solleverò questo calderone incandescente di roba da fare e marchierò a fuoco i miei polsi con i simboli del vero consulente e formatore: pazienza e resilienza.
Ma di cosa scriverò su questo mio blog? Non è facile immaginarlo. A differenza dei siti che gestisco, tutti decisamente a tema, qui vorrei parlare di un po’ di tutto quello che mi passa per la testa.
Dai ristoranti dove vado a mangiare ai luoghi in cui viaggio o ballo o corro. Dagli attrezzi che spesso finisco a usare durante il mio lavoro ai manuali che leggo per tenermi sempre aggiornato. E sono certo che ci scapperà anche qualche post su Milano e la provincia di Como.
Si vedrà.
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